Energia e risparmio

Visto che i consumi di energia possono grosso modo essere suddivisi in 3 quote approssimativamente uguali: servizi residenziali (abitazioni e uffici); trasporti; attività produttive.

Considerato che per quanto riguarda il primo punto, il Comune può fare molto perché si trova a gestire numerose strutture con notevoli consumi energetici;
Considerato che attualmente molte delle strutture sono obsolete e necessarie di intervento;
Considerato che la commissione lavori pubblici ha avuto una audizione con il dirigente lavori pubblici relativamente alla questione in oggetto
Considerata anche la mozione allegata al PRG presentato dal sottoscritto
Considerato che analogamente i cittadini si trovano nella necessità di dover affrontare notevoli spese per motivi energetici,( luce e gas trasporti)
Interpella il sindaco
se intende affidare, tramite bando pubblico, la gestione di tutti i propri consumi energetici (per riscaldamento, illuminazione, trasporto, ecc.) ad una Società di servizio di energia (Energy Service Company). Si precisa che in questo caso la società investe aumentando l’efficienza del sistema e riducendo gli sprechi e i consumi inutili, ed è in grado di recuperare almeno il 25-35% del costo delle bollette energetiche del Comune, e con tale risparmio rientra dagli investimenti effettuati. Per il Comune l’intera operazione risulterebbe a costo zero, anzi ci potrebbe essere un margine di risparmio, e dopo qualche anno si ritrova con un sistema energetico enormemente migliorato e con la bolletta energetica ridotta di 1/3. Il tutto è realizzabile tramite l’art. 37 bis della Merloni.

Interpella inoltre se analogamente intende proporre una simile iniziativa a tutta la cittadinanza per le proprie abitazioni ed attività private. In questo caso, poiché il cittadino ha difficoltà ad affidare la gestione dei suoi consumi energetici ad una società, potrebbe essere il Comune a realizzare una sorta di convenzione con installatori locali e banche locali per finanziare l’intera operazione. In pratica per un certo numero di anni al cittadino le bollette energetiche continuerebbero a costare come prima, ma la quota che continuerebbe a pagare nonostante la riduzione dei consumi servirebbe per poter restituire, alla banca o alla società, gli investimenti effettuati. Alla fine del periodo, il cittadino si ritroverebbe con le bollette energetiche ridotte del 25-35% ed un sistema energetico ottimizzato. Tutto ciò metterebbe in moto uno straordinario movimento che produrrebbe posti di lavoro, personale specializzato, riduzione dei consumi, miglioramento dell’ambiente.

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