Due brutte vicende

Prima vicenda. Nei giorni scorsi è comparsa sui mezzi di informazione una notizia passata quasi inosservata. I fatti sembrano essere questi. Quando Aguzzi vinse le elezioni e nominò Davide Rossi assessore alla cultura, misero mano ad una sorta di “ripulisti” nel settore della cultura. La Dirigente ed un funzionario furono allontanati e messi da parte. Mentre la Dirigente oggi lavora in Regione, il funzionario non accettò la decisione e fece ricorso al TAR.
Ora la sentenza non solo gli ha dato pienamente ragione ed ha obbligato il Comune a reintegrarlo nel suo ruolo, ma ha anche condannato il Comune a risarcirlo e a pagare le spese legali. Risultato: più di 50 mila Euro di soldi nostri buttati al vento solo per appagare gli istinti di vendetta di Aguzzi e Rossi, contrari a come era stata gestita fino ad allora la cultura.
Ora stanno tutti zitti, Aguzzi perchè ovviamente ha fatto una figura barbina, ma anche Valentini perchè Rossi ora è con lui. Vorremmo spiegazioni chiare e convincenti dall’uno e dall’altro: in difetto, la vicenda merita un interessamento della Corte dei Conti.

Seconda vicenda. L’ex sindaco Cesare Carnaroli lancia accuse inaudite all’attuale Sindaco Stefano Aguzzi.
Dice Carnaroli che nel 1998 Stefano Aguzzi, da presidente dell’ASET, fece assumere 34 persone per far entrare il marito della cugina. Aggiunge Carnaroli che un numero così alto di assunzioni mise in grave difficoltà economica l’ASET che, non riuscendo a chiudere il bilancio, azzerò il canone annuale al Comune, che riuscì a chiudere il bilancio solo con l’avanzo di amministrazione. Se ci sono gli estremi per un intervento della magistratura lo vedrà chi di dovere, ma se le cose stanno così sono gravissime sul piano politico. Appare però strano anche il comportamento di Carnaroli che afferma di aver comunicato queste cose non già alla magistratura, ai partiti di maggioranza che lo sostenevano e al consiglio comunale ma alla sola direzione dei DS, quasi che fossero panni sporchi da lavare in casa. Carnaroli aggiunge anche che Aguzzi non fu abbandonato perchè lui stesso gli propose un incarico politico: gestire la fusione Megas-Aset, ma Aguzzi rifiutò. Invece di cacciare uno che si era comportato male e aveva mostrato incapacità, Carnaroli gli propone un ulteriore incarico! Questo comportamento di difesa del partito a danno della città non ci piace affatto. Ma gravissimo è il comportamento di Aguzzi che, secondo Carnaroli, ha reiterato i suoi favori ai parenti sia attraverso il piano regolatore, per il quale ha ricevuto un avviso di garanzia, che attraverso una nuova recente assunzione all’ASET di una cugina di secondo grado.

Se la questione morale non è uno scherzo, tali questioni vanno chiarite subito, per evitare veleni in campagna elettorale, dove vorremmo discutere di programmi e persone invece che di questioni che ben poco hanno a che fare con la politica.

Il Direttivo di Bene Comune

4 comments to Due brutte vicende

  • giulio

    Scrivi qui il tuo commento.
    1^ considerazione: ma hai voglia il legislatore a voler privatizzare il pubblico impiego con queste sentenze i pubblici dipendenti sarenno sempre degli intoccabili!!!!! Ovviamente è un commento generale pechè non conosco ne fatti ne atti.
    2^ Ma il “Carnaroli” ecc.ecc. perchè si permettono di parlare solo ora? O parlano sempre o si astengano a parlare almeno in campagna elettorale dove il confronto dovrebbe essere sul futuro e non sui “passati”.

  • Luciano Benini

    Non sono sicuro di aver capito, ma chiedere conto ad una amministrazione comunale se i soldi di tutti sono stati sprecati per incapacità o, peggio, per interessi propri, sarebbe gossip? Credo che ogni cittadino farebbe bene a vigilare su come vengono spesi i soldi della comunità, figuriamoci se non deve farlo una forza politica.

  • Roberta Ansuini

    Per amministrare bene una città, secondo me servono due cose: le idee e le persone.

    Sulle idee, bene comune già dal 2004 ha dimostrato di avere serietà, profondita, prospettiva progettuale e lungimiranza (se guardi ad esempio il programma 2004, vedrai che aparte alcuni dettagli, è ancora valido, non solo perchè non è stato fatto niente di quello che auspicavamo ma perchè le nostre idee non sono estemporanee e autoreferenziali ma cercano di considerare la radice delle questioni e dei problemi). Forse proprio per quest nostra forza, le altre forze politiche difficilmente ci permettono un confronto sui temi della città e scelgono la via più facile del consenso con operazioni “tutto fumo e niente arrosto”.
    Molte persone purtroppo abboccano, e si lasciano conquistare da belle dichiarazioni di intenti, alle quali credono anche se quella forza politica negli ultimi 20 anni (dai banchi del governo o dell’opposizione) non ha fatto niente per quell’aspetto che adesso sta “sbandierando”…(tanto per capirci ad esempio, i luoghi di aggregazione reale che all’improvviso da due settimane preoccupano tanto carloni, o i rifiuti, questione che adesso tutti vogliono risolvere ma che negli ultimi 10 anni tutti hanno sporcamente usato per interessi personali).

    In questo contesto, è purtroppo ingenuo pensare che il cittadino medio, in una società tra l’altro sempre più superficiale e individualista, sia in grado di rendersi conto della ipocrisia e falsità di molti esponenti politici fanesi. Solo smascherando le ILLEGALITA’ (non gossip tra l’altro…) di cui alcuni sono protagonisti sarà forse possibile aprire gli occhi dei fanesi: ci sono persone che usano fano per i propri interessi privati da anni… non possiamo continuare a delegargli l’amministrazione della nostra città.

  • Marco Santini

    Salve, tra le sane proposte, tra gli accorgimenti a cui pochi danno attenzione e tra le iniziative per il bene comune della nostra città, che vedo promuovere da Bene Comune, ecco (secondo me) del vero e proprio gossip politico. Soldi miei o soldi nostri a parte, secondo me, è gossip politico… Serve?

    Buona giornata, Marco

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