Non potevano lasciare il nostro sito privo di un augurio per i nostri amici e lettori. Sebbene lievemente in ritardo abbiamo rimediato a questa mancanza facendci aiutare da un documennto del Concilio Vaticano II, la Gaudium et Spes ricco di stimoli per chi si avventura nell’impegno politico e sociale, nel quale Bene Comune ed i suoi componenti si sentono responsabilmente coinvolti e partecipi.
L’augurio che ci scambiamo a Natale non è solo il ricordo di ciò che è avvenuto 2000 anni fa, ma nello straordinario avvenimento di un Dio che assume cromosomi umani, l’incarnazione coinvolge tutta l’umanità a celebrare una rinascita. Natale ci richiama al fatto che il cristianesimo non ha come riferimento essenziale un principio metafisico o una serie di precetti morali o una visione utopica dell’uomo. Il cristianesimo riconosce in un volto umano concreto, quello di Gesù, il volto stesso di Dio e si propone di operare la trasfigurazione di ogni volto umano perché diventi simile al volto di Cristo. È l’uomo dunque, l’uomo considerato nella sua unità e nella sua totalità, corpo e anima, l’uomo cuore e coscienza, pensiero e volontà, che è il cardine dell’evento del Natale.
Questo ci obbliga non solo a conoscere e comprendere il mondo in cui viviamo, le sue attese, le sue aspirazioni e il suo carattere spesso drammatico, ma anche a sentire sulla nostra pelle le aspirazioni più segrete del cuore umano, la dignità della vocazione umana, e la speranza di quanti ormai non osano più credere alla grandezza del loro destino.
In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo.
Dio in Gesù ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria vergine, egli si è fatto veramente uno di noi.
Di fronte alle inevitabili difficoltà della vita sociale e alle esigenze del convivere umano, bisogna stimolare la volontà di tutti ad assumersi la propria parte nella quotidianità della vita e impegnarsi al servizio della comunità umana.
Il Concilio Vaticano II nel documento Gaudium et Spes ci offre l’occasione di una riflessione: “…. altri li chiama a consacrarsi al servizio terreno degli uomini, così da preparare attraverso tale loro ministero quasi la materia per il regno dei cieli.”
E’ ai laici cristiani, sempre secondo il Concilio Vaticano II, che spettano propriamente, anche se non esclusivamente, gli impegni e le attività temporali. Quali cittadini del mondo, siamo invitati, sia individualmente sia associati, non solo ha rispettare le leggi, ma anche a sforzarci di acquistare competenze che consentano di disegnare la legge divina nella vita della città terrena.” Il compito che ci s’impone di costruire un mondo migliore nella verità e nella giustizia. Di essere testimoni della nascita di un nuovo umanesimo”.
E’ un richiamo a tutti cristiani a sviluppare una propria speciale vocazione anche nella comunità politica, facendo crescere in se stessi il senso della responsabilità e la dedizione al bene comune, così da mostrare con i fatti, come possano armonizzarsi l’autorità e la libertà, l’iniziativa personale e la solidarietà di tutto il corpo sociale, l’opportuna unità e la proficua diversità con un invito pressante e chiaro: ”Coloro che sono o possono diventare idonei per l’esercizio dell’arte politica, così difficile, ma insieme così nobile, vi si preparino e si preoccupino di esercitarla, senza badare al proprio interesse e a vantaggi materiali. Agiscono con integrità e saggezza contro l’ingiustizia e l’oppressione, l’assolutismo e l’intolleranza di un solo uomo e di un solo partito politico; si prodighino con sincerità ed equità al servizio di tutti, anzi con l’amore e la fortezza richiesti dalla vita politica”.
Questo è lo spirito che BC ed i suoi membri sentono ancora di vivere dopo più di otto anni dalla fondazione e con il quale augurano, a tutti gli amici e sostenitori, un vero autentico buon Natale e un favorevole e positivo anno 2012.
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