Solidarietà al Presidente Carlo De Marchi

carlo nuovaTutto il movimento delle donne e degli uomini della Ass. Bene Comune esprime la solidarietà al suo Presidente Carlo De Marchi, fatto oggetto di un duro attacco personale da parte del presidente della Fondazione Carifano Fabio Tombari con l’annuncio di una querela nei suoi confronti, in sede penale e civile, comunicato tramite tutti i mass media.

Bene Comune respinge il valore di intimidazione di tale annuncio che mira a fare calare il silenzio su una questione di primaria importanza: la svalutazione patrimoniale della Fondazione a seguito di un investimento sbagliato e inopportuno secondo i criteri stabiliti dallo statuto dell’ente.

Le dichiarazioni di Carlo De Marchi sul tema sono sacrosante e legittime, perfettamente ascriminate dal diritto di critica riconosciuto nel nostro ordinamento, fondate su dati documentati. Esse propongono una questione di attualità e di sicuro interesse pubblico e non esprimono alcuna gratuita denigrazione su Fabio Tombari.

In ogni caso l’Ass. Bene Comune fa proprie le dichiarazioni del suo Presidente Carlo De Marchi e si fa carico di ogni conseguenza morale ed economica che da questa intimidazione dovesse derivare.

ASSOCIAZIONE BENE COMUNE

 

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Commenti

2 risposte a “Solidarietà al Presidente Carlo De Marchi”

  1. Avatar Alessandro Crespi
    Alessandro Crespi

    solidarietà piena al Presidente De Marchi…intimidazioni vergognose

  2. Avatar rivosecchi roberto
    rivosecchi roberto

    Grande solidarietà al Presidente di Bene Comune e sentiti ringraziamenti per l’attività svolta in questi anni. Pur distinguendomi da voi un sentire laico e l’aspirazione alla piena attuazione dei diritti civili, riconosco che Bene Comune, a fronte di una certa attenzione agli interessi, per lo più non comuni, accompagnata quasi sempre da pochezza di competenze, ha saputo rappresentare un sollievo per la ragione e per la dignità culturale. Certamente stupisce che Seri e la sua coalizione non abbiano nulla da dire. Ma, come dite voi, trattandosi di questione morale, stupisce anche il silenzio della Curia.

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