Un PRG che necessita di trasparenza e coerenza

Siccome per un disguido non è stato pubblicato il mio articolo mensile di Fano Stampa, utilizzo il nostro sito per divulgarlo un pò
Trasparenza e coerenza ideale sono gli elementi che hanno spinto Bene Comune cinque anni fa, ricorrono i cinque anni dalla nostra prima conferenza stampa, a partecipare al dialogo politico della nostra città. Pensavamo che ce ne fosse bisogno, ma più che altro sentivamo l’esigenza di toccare con mano e comunque contribuire ad un possibile cambiamento dell’agire politico. Il caso ha voluto che il mio primo mandato di consigliere fosse vissuto dentro il grande dibattito del PRG. Sono stati tre anni molto intensi, anche difficili per chi come me è dovuto rapidamente entrare nei meccanismi del confronto politico. Mi resta del’amaro in bocca su come sono andati i lavori. Si è parlato da più parti di un PRG formato famiglia, devo dire onestamente che anch’io durante la discussione degli emendamenti e delle successive osservazioni ho avuto questa sensazione, e l’ho più volte rimarcata ed anche comunicata attraverso la stampa. E’ innegabile che abbiamo assistito ad un’abile regia dell’amministrazione su di un canovaccio ben preordinato, e se qualche piccolo passo andava storto, con la successiva osservazione questo veniva raddrizzato. Operazioni illegali? Ancora il TAR non si è pronunciato, ed anche questa la dice lunga; inopportune? La gran parte si. Interessi di consiglieri, assessori, amici di assessori e consiglieri ce ne sono comunque stati e tanti. Mi sono spesso stupito, forse mi faccio troppi problemi, di come invece siano procedute le votazioni. Rammento che durante un mio intervento su un comparto edilizio un consigliere mi si avvicina e mi sussurra sottovoce di stare attento che quello a cui mi stavo opponendo poteva interessare qualche mio legame parentale. Si è detto: “ ma allora chi è amministratore o consigliere finisce, non solo ha non avere vantaggi, ma addirittura ad essere penalizzato dal suo ruolo”. Non c’è soluzione? Io penso di si: trasparenza è la parola magica che da garanzia ad ogni atto. Trasparenza e responsabilità civile. L’azione politica esige grande senso e responsabilità civile, è un’arte difficile che esige misura, grande capacità di ascolto, integrità deontologica spirito di mediazione ma soprattutto trasparenza. E’ ovvio, anche noi consiglieri siamo cittadini di questa città, ci viviamo ed abbiamo qui i nostri beni ed i nostri piccoli, grandi interessi, chi lo nega, ma, proprio per il ruolo che ci siamo assunti, abbiamo la responsabilità della chiarezza e della trasparenza Devo dire che i lavori consiliari purtroppo non hanno brillato né per chiarezza né per trasparenza. Ed ora l’apoteosi. Le varie associazioni di professionisti ed industriali premono su gli organi amministrativi per far concludere rapidamente questo PRG, non importa se congruo o no, legale od illegale, a norma delle leggi vigenti o meno, come per altro sembra, basta che si concluda. L’atto amministrativo che condizionerà lo sviluppo della città per i prossimi 20 anni, potrebbe non essere legale, o potrebbe essere inadeguato alle nuove leggi nazionali, non rispettate solo perché pubblicate un mese dopo aver licenziato il PRG, ma ben note sin da prima, questo mi stupisce ancora di più, ma la speranza è l’ultima a morire e spero che la città superi la spinta refrattaria e spenta che spesso la attanaglia e reagisca di fronte ai grandi temi della convivenza civile.


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