Bene Comune appoggia la manifestazione di Roma del 20 marzo 2010

Carlo De Marchi ha dichiarato che si batterà in consiglio regionale per bloccare la privatizzazione dell’acqua. E’ questo un buon motivo per sostenere la sua candidatura nelle prossime elezioni regionali.
Anche lo spot elettorale richiama la sua attenzione al risparmio dell’acqua. Le gocce che cadono a terra e si perdono, gocce dal rubinetto e dalla bottiglia. Acqua persa. Come quella delle tubature. Ed un invito a non disperderla. L’attenzione a questo elemento è totale e va riaffermato che l’acqua è un bene prezioso e limitato, ma deve essere di tutti. Dato a chi ne ha necessità e non una merce da acquistare.
Ed allora sosteniamo la battaglia di chi vuole continuare a lottare per l’acqua e la democrazia. 20 marzo 2010: Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua promuove una manifestazione nazionale per l’acqua come bene pubblico. E’ la chiamata a raccolta per lanciare, a partire dal mese di aprile la campagna firme per la promozione di tre quesiti referendari:
• il 1° per abrogare l’art. 23 bis della legge 133/08 così come modificato dall’art. 15 della L. 166/09
• il 2° per abrogare l’art. 150 del D. lgs. 152/06 (c.d. Decreto Ambientale)
• il 3° per abrogarel’art. 154 del D. Lgs. 152/06 (c.d. Decreto Ambientale)
Bene Comune appoggia incondizionatamente la manifestazione di Roma. Essa si collega alla grande battaglia per la proposta di iniziativa popolare presentata al Parlamento italiano nel 2007 CON OLTRE 400 mila firme. Una proposta che non è stata raccolta dagli schieramenti che si sono succeduti al governo:
• non è stata portata a compimento dal Governo Prodi che pure aveva dichiarato di escludere l’acqua dai servizi da privatizzare. Il suo governo di breve durata non l’ha discussa in Parlamento;
• il Governo Berlusconi ha addirittura legiferato per privatizzare l’acqua e gli altri servizi pubblici locali.
L’iniziativa di Roma parte dal basso, dalla gente. Associazioni dei consumatori, associazioni ambientaliste, il mondo cattolico e religioso, il popolo viola, i movimenti sociali e il mondo sindacale. Sono queste le forze che rilanciano l’iniziativa.
Bene Comune 6 anni fa lanciò questa battaglia a Fano ed in provincia. Cercò alleanze per ostacolare la fusione delle società di servizi che avrebbe privatizzato l’acqua anche a Fano. Ci riuscì creando in consiglio comunale una rete di solidarietà ed alleanze. Coinvolse nella sua battaglia anche La Tua Fano che sostenne la legge di iniziativa popolare. Oggi quali prospettive si aprono localmente? Quale atteggiamento avrà la Tua Fano? Questa forza sarà disposta a promuovere i quesiti referendari? Ed appoggerà in consiglio comunale l’ordine del giorno di Carlo De Marchi e di Luciano Benini per riconoscere nel proprio statuto comunale che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica? E’ questa l’unica possibilità, in presenza dell’ art. 15 del D.L. 135/09, per far si che la gestione pubblica dell’acqua si realizzi attraverso l’affidamento diretto ad un Ente di diritto pubblico, strumentale dell’ente locale (Consorzio tra comuni, Azienda speciale, Azienda speciale consortile). -

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