Progetto di fusione Aset Aspes Megas

Il sottoscritto consigliere comunale

Premesso che:
• Per procedere alla fusione tra Aspes Multiservizi, Megas, Aset è stato incaricato un Advisor con il compito di effettuare una valutazione delle tre aziende;
• secondo quanto appreso dalla stampa, dalla fine del mese di settembre il citato Advisor ha incontrato separatamente i sindaci di Pesaro, Urbino e Fano per comunicare la valutazione delle rispettive società;
• la valutazione di Aset sembrerebbe decisamente insoddisfacente e ad essa corrisponderebbe un peso limitato dell’azienda fanese nella nuova società;
• un possibile modo di aumentare il valore di Aset è il conferimento nella società di beni patrimoniali del comune di Fano detenuti tramite Aset Holding. Ipotesi che, ove fosse perseguita, troverebbe la decisa opposizione di Bene Comune;
• sempre secondo notizie giornalistiche, l’insoddisfazione dei sindaci di Urbino e Fano deriverebbe dall’impossibilità di monetizzare parte delle quote di rispettiva proprietà;
• nonostante il tempo trascorso dall’incarico, non risulta redatto un piano industriale della nuova società per i servizi da approntare per la cittadinanza (nuovi investimenti, con quali mezzi, risorse umane e finanziarie);
• né il consiglio comunale né la commissione di Garanzia ha ricevuto alcuna comunicazione del Sindaco nonostante un lavoro comune di studio svolto negli ultimi mesi;

Tutto ciò premesso interroga il Sindaco per conoscere:

• quali comunicazioni l’Advisor ha effettuato al Sindaco;
• quali tempi sono previsti per l’ultimazione dell’incarico ricevuto e per la presentazione del piano industriale;
• quale valore è stato assegnato ad Aset e come viene giudicato tale valore dal Sindaco e dalla Giunta;
• se è vero che, vista la inadeguata valutazione, si vuole conferire nella nuova società anche i beni patrimoniali del comune di Fano posseduti tramite Aset Holding (discarica di Monteschiantello, azioni nella società Prometeo);
• quali sono i progetti/azioni che il sindaco vuole porre in essere nell’interesse dell’intera cittadinanza e se tra queste è ricompresa la vendita di azioni della nuova società;
• se il Sindaco ritiene che la vicenda della fusione debba continuare ad essere gestita senza coinvolgere le altre forze politiche.


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