Nuove edificazioni in quartiere Gimarra

In favore di un quartiere come quello di Gimarra, con pessima viabilità interna e senza centri aggregativi, al Comune di Fano si era presentata un’occasione ghiotta. Nel 1998, grazie all’interessamento dell’allora assessore Luciano Benini, il Comune aveva ottenuto l’impegno del Ministero per la cessione della ex colonia INAM ad un prezzo favorevole (cfr. tabella). Vendendo alla Curia una parte per l’edificazione della nuova Chiesa, l’inserimento della farmacia comunale (ora posizionata sulla statale adriatica), e la vendita ai privati dell’aumento di cubatura, avrebbe praticamente chiuso l’acquisto dell’ex colonia a costo zero e realizzato un punto di riferimento per il quartiere.
Ma purtroppo l’amministrazione comunale di allora (Giunta Carnaroli) non si rese disponibile all’operazione per mancanza di volontà politica e quindi il ministero del Tesoro procedette alla vendita dell’area all’asta. Vinse una società di Colbordolo, la Curvet spa. Successivamente, causa progetti edificatori presumibilmente non collimanti con quelli della giunta indussero la Curvet spa alla vendita del terreno ad un’altra società, la Polo Holding. Figura di riferimento della Polo Holding è un costruttore che Aguzzi in campagna elettorale definiva “il monopolista” perché acquistava tutti i terreni. Sempre in campagna elettorale Aguzzi dichiarava di voler estendere il ruolo dei piccoli imprenditori, in quanto tutti avevano diritto a costruire. Nei fatti le cose sono continuate come prima, forse peggio, come chiarisce questa vicenda.
Non solo nell’area dell’ex colonia INAM vi è un incremento edificatorio del 16% (32% di residenziale e 20% di commerciale) ma questa operazione è servita a sbloccare, sempre a Gimarra, la lottizzazione il Poggio (ben 17.629 mq di residenziale, cioè 228 appartamenti), che risulta essere sempre di proprietà della Polo Holding.
In tale lottizzazione – dove è stato opportunamente ridotto il residenziale del 12,2% – è però scomparsa un’area di 6.694 mq di edilizia convenzionata. Preme sottolineare che, nel nuovo progetto concordato con la giunta Aguzzi, la Società indicata, potrà costruire più alloggi a libero mercato passando da 160 a 200 appartamenti.
Nonostante l’elaborazione di un piano regolatore in corso, al progetto è stata offerto un percorso abbreviato, una variante ad hoc. In questo momento la variante è all’esame della Provincia.

LOTTIZZAZIONE EX-COLONIA INAM

Destinazione PRG Carnaroli PRG
Aguzzi
Aumento
superficie
Valori
Aree
(secondo Assessore Falcioni)
Acquisto
Giunta Aguzzi
Acquisto
Rifiutato
Giunta
Carnaroli
residenziale 1.505 2.000 + 32,9% 4.000.000,00
commerciale 1.000 1.200 + 20,0% 2.400.000,00
interesse collettivo
(centro sociale)
1.000 1.000 invariato 2.000.000,00 913.790,00
nuova chiesa 850 850 invariato 1.700.000,00
Superficie utile realizzabile 4.355 5.050 16,0% 10.100.000,00 1.471.902,16

Nel 1998 il corrispettivo chiesto dal Ministero era pari a 2.850 milioni di lire, oggi 1.471.902,16.
In data 7.6.2006 sul Corriere Adriatico la precisazione di Aguzzi: “Il bello è, che per l’acquisto di 1.000 mq di superficie da adibire a centro sociale, il Comune non pagherà alla ditta proprietaria (ndr Polo Holding) il prezzo di mercato (valore stimato da Falcioni in complessivi 2 milioni di euro), ma solo 913,79 euro al metro quadro”.
Riassumendo: l’area è stata venduta, il Comune (giunta precedente) non ha partecipato all’asta, Curvet spa si è resa aggiudicataria, Curvet ha rivenduto l’area a Polo Holding e questa ha concluso un accordo con la Giunta Aguzzi che ha deliberato un’apposita variante.
In conclusione, il Comune, oggi deve sborsare 914 mila Euro per avere quello che allora avrebbe potuto avere a costo zero, e alcuni costruttori continuano a fare buoni affari come prima e più di prima. Qualcosa non ci torna.


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