Acqua pubblica a Fano: Un altro importante contributo di Bene Comune alla politica locale

Un altro importante contributo di Bene Comune alla politica locale. La delibera votata mercoledì sera in consiglio comunale ha prodotto la modifica dello statuto del regolamento di ASET, adeguandolo ad una gestione in house, che per semplificare le cose significa: controllo e gestione pubblica dei servizi di acqua, rifiuti e Gas. E’ la conclusione di un lungo iter che ha visto Bene Comune promotore di questo percorso sin dai primi atti della legislatura. Ed all’inizio eravamo soli. Se ben ricordate, chiaramente contrari DS e Margherita, schierati per l’unione con Pesaro, neanche il sindaco né il Dr. Mattioli presidente di ASET, vedevano alternative alla fusione con la multiservizi di Pesaro ASPES e Megas di Urbino e di conseguenza, alla sottomissione ad Hera, società quotata in borsa ed obbligata quindi a produrre utili da dividere con gli investitori. Ma la nostra caparbietà ha avuto prima una risposta dal consigliere di AN Sorcinelli e dalla consigliera di FI Falcioni, poi anche il contributo della lista La tua Fano. E’ ovvio che chi sta realizzando questo percorso è chi amministra, sarebbe impossibile il contrario, però senza il nostro contributo iniziale sarebbe stato difficile vincere la “regia” del sindaco occulto, il direttore Generale, favorevole alla fusione. Oggi portiamo a casa un principio importante l’acqua a Fano sarà pubblica, non merce per imprese private, ed ogni atto dovra passare per il Consiglio Comunale. Ma tutto ciò, come tutte le cose di grande valore, dovrà essere difeso, si dagli attacchi esterni, ma in particolare da malattie interne: costi degli investimenti e spese di gestione. Una buona gestione economica trasparente e non clientelare, finalizzata al benessere dei cittadini, non sono solo parole, sono la condizione per la sopravvivenza di questo progetto. La giunta, in questo momento, troppo impegnata ha procurarsi nuovi consensi, non ha dedicato tempo alla riflessione sul futuro. Bisogna progettare una ipotesi, incontrare esperienze, verificare iniziative ; tutto questo perché il sogno continui.


Commenti

Una risposta a “Acqua pubblica a Fano: Un altro importante contributo di Bene Comune alla politica locale”

  1. Avatar Franco Mancinelli
    Franco Mancinelli

    Non è così,almeno, non proprio. Presentare in questo modo la vicenda non fa onore alla verità. Anche in Consiglio comunale avevo cercato di raddrizzare il tiro di De Marchi. Anche i riconoscimenti che Bene Comune ha sempre fatto ai due consiglieri di maggioranza e la citazione, invece, solo quasi come aggiunta obbligata della lista civica La Tua Fano, non fa onore alla verità. Ricordo che immediatamente ad un vostro congresso aderii alla battaglia per l’acqua pubblica, poi la nostra lista si adoperò per la raccolta delle firme e sostenne finanziariamente la campagna con una quota maggiore di Bene Comune. Non credo che lo stesso abbiano fatto gli altri partiti della maggioranza. Ma queste sono sciocchezze, rivendicazioni da poco. La questione vera è un’altra: in questa vicenda La Tua Fano ha dato prova del reale e grande cambiamento che ha messo in atto: affrontare i problemi senza pregiudizi ideologici, confrontarsi e discutere a viso aperto sia a destra che a sinistra, con la maggioranza e con l’opposizione, perché fuori dalle fedi è nel dibattito che si approfondisce la conoscenza delle cose e ci si avvicina alla verità. Questo ha fatto il Sindaco quando diceva che voleva capire, non rimandava per prendere tempo, ma per approfondire la conoscenza. E quando è apparso chiaro che la fusione Aset-AspesHera era una incorporazione e la copertura di bilanci in rosso (Megas) e che ai cittadini di Fano e dei Comuni soci di Aset non sarebbero venuti che danni, la decisione non è tardata ad arrivare. Stefano, il sindaco,ha dato la migliore prova di sé (non ci sono altri sindaci):non è importante chi ci arriva prima, è importante invece come ci si arriva. Ed oggi andiamo fieri di questa scelta e del metodo. Altri, invece, a destra come a sinistra, hanno ragionato ancora pro o contro Hera (la rossa). Anche per Bene Comune è stata una questione di principio (l’acqua, bene comune): giustissimo e ve lo abbiamo sempre riconosciuto. Ma crediamo che in politica, in generale, sia bene ridurre le questioni di principio perché creano le divisioni, gli steccati, i pregiudizi, ecc..Occorre imparare (anche noi, naturalmente)che la verità in politica ha la “v” minuscola, è qui ed ora, e la si cerca insieme confrontandosi.Per onore della verità, poi, non si dovrebbe omettere di stigmatizzare gli errori, le contraddizioni, l’arretrateza delle posizioni e delle argomentazioni di diesse e Margherita in questa vicenda.Ma diventerebbe una cosa troppo lunga.

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