Gli ispettori confermano Bene Comune: i cittadini fanesi pagano imposte non dovute

La lista civica Bene Comune è preoccupata per l’evoluzione del contenzioso che oppone il Comune di Fano al Ministero di Giulio Tremonti  a seguito degli sviluppi amministrativi originati dalla verifica ispettiva del 2007. Il Ministero ha infatti contestato le risposte del comune di Fano chiedendo, inoltre,  provvedimenti  per sanare le irregolarità emerse nel corso dell’accertamento. Le nostre preoccupazioni crescono anche per l’atteggiamento del primo cittadino che, oltre a non informare la cittadinanza sulle conseguenze cui si va incontro, ha scelto di minimizzare la portata  dei rilievi derubricandoli a semplice questione amministrativa da delegare ai propri funzionari.  Le costatazioni derivano invece per gran parte da scelte di Giunta. La responsabilità è politica.

Bene Comune ha chiesto al sindaco di riferire in consiglio comunale (CC del 26.10.10 video dal minuto 1:14:00). Ed in tale occasione anche i consiglieri comunali, di maggioranza come di opposizione, si sono stupiti nel sentire le espressioni usate nei  rilievi (indebite erogazioni, illegittima erogazione, irregolarità….). Come anticipato dal consigliere comunale Luciano Benini, chiederemo nelle commissioni consiliari di approfondire punto per punto le questioni aperte affinchè almeno i consiglieri comunali abbiano la consapevolezza delle decisioni assunte dal Comune di Fano.

Continueremo a pubblicare nel nostro sito tutti i documenti che perverranno;  adesso abbiamo inserito il nostro punto di vista sui  vari rilievi. A tali commenti facciamo rinvio.

Un punto però merita qui di essere sottolineato, sia per la sua rilevanza politica sia per le conseguenze sulle tasche dei cittadini. Gli ispettori hanno contestato la tariffa TIA (Tassa Igiene Ambientale) applicata ai cittadini perché risente di un costo indebito rappresentato dal “canone concessorio versato al comune da Aset spa” – su richiesta effettuata nel 2006 dal Sindaco Aguzzi – per venire incontro alle esigenze di bilancio del comune. E’ stata così introdotta “una implicita imposta comunale non prevista da alcuna fonte normativa primaria”. Si tratta in sostanza di una imposta mascherata. E così non si è neanche rispettato il criterio di progressività che si applica nelle imposte sui redditi. Bene Comune ha sempre denunciato questa irregolarità, una irregolarità che ancora continua.

Sosteniamo che le tariffe potrebbero essere di circa il 10 per cento più basse se non esistessero i vari canoni concessori.  Canoni illegittimi. E noi sosteniamo ancora altre cose. I cittadini pagano una TIA più elevata anche perché il comune di Fano non ha raggiunto gli obblighi di legge per la raccolta differenziata. Parliamo di ecotassa regionale. Una tassa pensata per incidere in misura minore per i comuni virtuosi  che rispettano gli obblighi di legge.

Continueremo con la nostra azione informativa perché ci preme che almeno i cittadini siano a conoscenza delle decisioni assunte a loro carico.