Asfaltatura della pista dell’aeroporto

Premesso
– che nella stampa locale è comparsa una notizia relativa ad un possibile finanziamento dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) riguardante l’asfaltatura della pista dell’aeroporto di Fano;
– che tali lavori avrebbero inizio in tempi molto brevi;
– che tale iniziativa non avrebbe il carattere di messa in sicurezza ma di creare le condizioni, così appaiono notizie, non contraddette, per l’atterraggio addirittura di Canadair;
– che la superficie dell’aeroporto, se le nostre informazioni sono esatte, è per l’80% del comune di Fano e che pertanto il Consiglio Comunale è sovrano su eventuali modifiche urbanistiche su di un proprio territorio;

interroga il sindaco e la giunta per sapere

– innanzi tutto se le sembra corretto informare prima la stampa piuttosto che il consiglio comunale;
– se è vero che l’Enac, che è essenzialmente un ente di controllo può progettare e realizzare piste aeroportuali, tra cui quella di Fano;
– se è vero che l’Enac ha stanziato un importo pari a 1 milione di euro per il 2009 ed altrettanti per il 2010 e il 2011 per l’asfaltatura della pista, e visto che la stessa non può essere realizzata in tranche separate chi anticioerà la somma necessaria per realizzare tutta la pista in cemento;
– che tipi di autorizzazioni e di permessi dovranno essere richiesti per realizzare tale pista, chi sono esattamente i proprietari dei terreni in cui sorge l’aeroporto, e a chi spetta concedere tutte le varie autorizzazioni, se necessita l’avvallo del Consiglio Comunale;
– quali altre attrezzature, nonchè servizi, saranno necessari per completare la dotazione di un aeroporto che con la pista in cemento acquisirà nuove caratteristiche rispetto a quelle attuali;
– in considerazione che una pista, così come qualsiasi altra infrastruttura necessaria per il corretto funzionamento dell’aeroporto, non costa solo realizzaela, ma anche i principali oneri derivano dalla sua gestione e manutenzione a chi spetterà questa incombenza e con quali risorse vi si farà fronte;
– quale ruolo avrà la società Fanum Fortunae e quante risorse dovrà mettere il comune di fano, essendo la stessa partecipata per un terzo dallo stesso comune di Fano, per far fronte a tutte le nuove incombenze;
se è vero che solo con una pista in cemento l’aeroporto potrà essere utilizzato dalla protezione civile, e che tipo di impegno in tale senso è stato preso da questo ente;
– come mai di queste importanti novità non è stato informato anche il tavolo di progettazione del parco urbano, visto che i lavori di ampliamento dell’aeroporto possono influenzare anche i lavori per la realizzazione del parco;
– a quale piano di fattibilità si fa riferimento riguardo al possibile utilizzo di aero-taxi e jet dalle piccole dimenasioni, ossia quelli a 5-6 posti, e quindi a aule bacino di utenza ci si rivolgerà per questo servizio, nonchè quali costi e ricavi si prevedono.

Carlo De Marchi,
consigliere comunale di Bene Comune


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