In merito al nuovo statuto di Aset

Il nostro candidato Sindaco Carlo de Marchi rivendica giustamente il ruolo di Bene Comune nella decisione del consiglio comunale di Fano di gestire “in house”, cioè in maniera pubblica, direttamente dall’ente comunale, i servizi pubblici locali. Il consiglio comunale avrà la responsabilità di indirizzare e controllare l’attività di Aset. Lottare per l’acqua pubblica è per noi importante. Bene Comune ha fatto dell’acqua pubblica uno dei suoi punti di riconoscimento. Però non è’ una battaglia ancora chiusa, sia  a livello locale come a livello nazionale ed internazionale.
Per poterla vincere abbiamo cercato alleati senza preconcetti di schieramento. Abbiamo raccolto firme tra i cittadini insieme alla lista civica La Tua Fano per una nuova legge nazionale dai contenuti avanzati a favore dell’acqua pubblica.  Una iniziativa bipartisan per una alleanza solo “tematica” ma che ovviamente non rinneghiamo.
Abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale a favore dell’acqua pubblica che ha avuto l’adesione sia della maggioranza di centro-destra che dell’opposizione di centro-sinistra.
Solo ora, dopo due anni dal rifiuto di allearsi con Hera, arriva la decisione di modificare lo statuto per una reale “gestione in house”, cioè con una società completamente pubblica. Una decisione opportunamente sollecitata anche dagli ispettori ministeriali in una verifica risalente ormai ad un anno e mezzo fa.
Federico Valentini ne ha sminuito il significato, come fosse un semplice adeguamento amministrativo.  Per noi non è cosi.
Noi non vediamo altra strada che quella. E’ l’unico modo per opporsi alla scelta di privatizzazione dell’acqua decisa dal governo Berlusconi. Scelta che Valentini nelle sue dichiarazioni non stigmatizza. Aveva dichiarato di essere a favore dell’acqua pubblica. Se è vero che è a favore dell’acqua pubblica come intendere realizzare in  concreto questo obiettivo?
Noi riteniamo che la decisione del consiglio comunale  del 17 dicembre sia il primo passo nella direzione giusta,  una scelta strategica ed impegnativa con contenuti peraltro tutti da realizzare. Sarà una conduzione  che impegnerà tutto il consiglio comunale (in particolare quello rinnovato con la prossima consultazione elettorale) e che vedrà ogni partito assumersi le proprie responsabilità in piena trasparenza. E’ vero che questa scelta è stata fatta in ritardo. E’ vero che la maggioranza di centro destra dopo la scelta di continuare a fare esistere Aset, non ha fornito opportune linee strategiche, doverose per un’azienda cui si vuole continuare a dare una vita autonoma.
E’ vero che i contenuti di solidarietà della legge sull’acqua non sono stati trasfusi a livello locale. E’ vero che la crescita della Raccolta Differenziata è stata minima ed assolutamente inadeguata alle urgenze dei prossimi mesi.
Pur tuttavia questa giunta di centro-destra, che noi avversiamo per svariati motivi, ha avuto il merito di ascoltare Bene Comune e di dire no ad un a fusione che avrebbe significato la privatizzazione e la fine di ogni politica locale sui servizi pubblici.


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