La poca trasparenza di Fondazione Fano Solidale

Ci confonde quello che ha detto l’Assessore del Vecchio nell’intervista a Radio Fano, della Fondazione Fano Solidale , fatta da gente , secondo lui, per bene, notai, ex bancari, ex carabinieri ed ex pompieri!!!!! Ma i soci con che criteri sono nati, per essere soci quale quota bisogna pagare? Non si dovevano donare delle belle cifre? Chi decide i soci, Non sono soggette al giudizio del Consiglio nominato dal Sindaco e quindi dal sindaco, dove sono i criteri di democrazia richiesti alle ONLUS? Una fondazione che secondo lui è privata come le altre associazioni, che opera per il bene della città. Ma qualcuno ci dica perchè se è come l’AUSER (così ha detto), una delle tante associazioni fanesi, gli hanno dato 50.000 euro nell’ultimo bilancio, senza passare neanche in consiglio ed all’AUSER non hanno dato un bel niente. Se è una Fondazione di comunità come detto, si vada a leggere cosa dice Zamagni, uno de responsabili nazionali delle ONLUS, delle fondazioni di comunità volute e gestite dal potere pubblico come di fatto è la Fondazione Fano Solidale, dovrebbe avere una gestione più trasparente e democratica, secondo le norme definite dalla legge regionale a riguardo. Una Fondazione ente strumentale del Comune ecco cos’è alle attuali condizioni. I 500 mila euro come fondo capitale non li ha dati il Comune? Quale altra associazione ha avuto altrettante attenzioni dalla giunta? Un’associazione gestita privatamente da un partito della maggioranza. Siamo alle solite. Bugie, poca trasparenza e chiarezza sono le armi utilizzate da questa amministrazione, dovremo stare altri 5 anni così?


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